The Trasfertisti, un viaggio nel cuore del tifo di Basket Costa
16-05-2019 20:16 - Basket Costa
ph: Marco Loi
Il tifo parte da una passione. Poco importa che si tratti della pallacanestro, del piacere di stare insieme o divertirsi in compagnia. Non si tifa contro l'avversario, ma si tifa per il piacere e la bellezza di sostenere la propria squadra. Si tifa per vivere emozioni e momenti come quelli di sabato scorso, quando Basket Costa ha ribaltato Moncalieri mettendo le mani sulla finale playoff in una bolgia festante. Si tifa per crearsi dei ricordi, quelli belli, che ti rimangono stampati non solo sulle foto, ma anche nel cuore. Perché quando tifi in un palazzetto come quello di sabato scorso finisce che ti abbracci con persone che non hai mai visto, che scambi il cinque con chi è seduto di fianco a te e che rischi di commuoverti per un'impresa sportiva. Perché? Perché, in fondo, i tifosi hanno capito che anche loro sono stati protagonisti. Sì, perché quando riescono a creare quell'atmosfera magica, fanno scattare a chi sta in campo quella molla per dare il 120% e non il 100%, per gettare il cuore oltre l'ostacolo e non smettere di combattere, per scoprire energie impensabili e non pensare più alla stanchezza. Linfa vitale per le pantere, che sabato sera hanno bisogno come il pane di quella carica che solo un pubblico caldo e scatenato può dare. Quella scarica di adrenalina che ti passa per le vene quando senti il boato di chi sta sugli spalti dopo un tuo canestro o una tua giocata, la cui naturale e unica conseguenza è quella di portarti a piegare ancora di più le gambe in difesa, pronta a lanciarti su ogni palla vagante come se fosse l'ultima della tua carriera.
Fonte: Ufficio Stampa
E a Costa, chi trascina il pubblico ad ogni partita ha un nome ben preciso: The Trasfertisti. Mauro e Marco, com'è nato questo nome? "L'idea è stata quella di avere un nome particolare, che fosse diverso da tutti gli altri gruppi di tifoserie. Nato certamente per seguire il Costa in casa, ma soprattutto in trasferta".
Tamburi, voce che non si esaurisce mai e tanto altro, ma per voi cos'è il Basket Costa? "È una grande famiglia, con cui condividiamo impegni e sacrifici, ma soprattutto gioie e un valore fondamentale come l'amicizia. Noi cerchiamo di trasmettere dagli spalti alle ragazze il nostro calore e supporto".
Un modo diverso di guardare le partite, vero? "Ogni volta è una grande festa da condividere con le giocatrici, con lo staff, ma soprattutto con tutti coloro che fanno parte del nostro gruppo, famiglie e figli compresi, visto che si stanno appassionando al basket ancor più di noi".
Merito anche di queste pantere che stanno regalando una stagione incredibile. Siete pronti per gara-2? "Prontissimi: l'anno scorso la vittoria è sfuggita di un soffio, ma questa volta vogliamo la promozione".
State organizzando qualche coreografia speciale? "Ovviamente! Noi abbiamo preparato delle sorprese. L'unica cosa che chiediamo a tutto il pubblico è quella di fare il tifo a squarciagola insieme a noi. Le nostre ragazze devono percepire tutto il nostro supporto".
In gara-2 delle semifinali contro Moncalieri il pubblico è stato decisivo. Quanto vi sentite orgogliosi di aver trascinato il resto degli spettatori con tamburi, cori e quant'altro? "Noi abbiamo fatto il possibile per scaldare il pubblico: ci siamo riusciti, ma più che altro verso la fine. Sabato sera, però, c'è bisogno che il palazzetto di via Verdi si trasformi in una bolgia dal primo secondo della partita fino alla fine!".
Ph: Ferruccio Colombo
Uno dei momenti più belli di gara-2 contro Moncalieri. Spinelli buca la retina dalla lunga distanza per il 51-64 e guardate il nostro meraviglioso pubblico: tutti in piedi a urlare! Momenti che fanno venire la pelle d'oca.
Quanti chilometri avrà fatto quest'anno lo striscione? Tantissimi, ma alla fine quello che conta non è la destinazione, quanto lo splendido percorso fatto insieme in questa stagione, passo dopo passo.
Fonte: Ufficio Stampa
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