Serie A1, le interviste: Vittoria Allievi si racconta, tra difesa e le emozioni all'esordio in A1
26-02-2020 17:04 - Serie A1

Quest'anno, a maggio, compirà 17 anni e, qui a Costa Masnaga, potrebbe già essere etichettata come veterana. Il motivo? Date un'occhiata al suo curriculum: tra Nazionale U15 e U16, la C e la B l'anno scorso da protagonista, e i numerosi minuti anche in Serie A1, ormai non si può certo dire che non abbia esperienza. Certo, difficile rimanere impassibili di fronte al fatto di avere così tanto spazio in Serie A1 al primo anno a confronto con questa categoria. Vero, Vittoria? "A inizio stagione, se mi avessero detto che avrei avuto diversi minuti in A1 probabilmente non ci avrei creduto, mi sembrava una cosa così lontana".


Fonte: Ufficio Stampa
Eppure, coach Seletti più di una volta ha puntato sulle sue abilità difensive per dare una svolta all'intensità difensiva del match. La specialità della casa? Mordere alle caviglie delle avversarie, sbucciarsi le ginocchia lanciandosi per recuperare palloni vaganti, mantenendo un'intensità sempre altissima. "Sì, possiamo dire che la difesa è la mia specialità, anche se spesso pago fisicità ed esperienza delle avversarie, che si fa sentire portandomi a spendere qualche fallo di troppo".

L'ingresso in campo in un match di A1 (ph foto: Marco Gaddi)
A proposito, chissà se Vittoria è una di quelle a cui tremano le gambe negli esordi. Com'è andata con la A1? "Ero davvero tanto emozionata. Faccio fatica anche solo a spiegare quella sensazione, ma era un mix di felicità, timore ed esaltazione". - Adesso, invece, tutto passato? "No, ora un po' di emozione e ansia resta sempre, ma una volta dentro la partita, tutte queste emozioni si trasformano in pura adrenalina".
Spostiamo ad un discorso collettivo: Basket Costa, dall'inizio del campionato, però, ha avuto una crescita importante: "Sì, è vero. Penso che questo aspetto sia legato alla giovane età della nostra squadra, che vuol dire certamente poca esperienza, ma al tempo stesso un grande margine di miglioramento, che ci ha permesso di raggiungere un livello superiore rispetto a quello di partenza. Ovviamente, l'asticella si può ancora alzare, anche perché siamo cresciute pure come gruppo, diventando più affiatate tra giovani e senior".
In azione in area contro
la Virtus Bologna (ph foto: Marco Gaddi)

Allenamenti e partite di A1, allenamenti e partite U18, Nazionale e, se capita, pure qualche match di serie B, senza dimenticare chiaramente gli impegni scolastici. Svelaci il tuo segreto per gestire le energie. "L'impegno richiesto è molto, sia a livello fisico che mentale. Ci sono settimane dove magari non si ha riposo e la stanchezza si fa sentire, ma poi una volta sul campo si trovano sempre le energie. Conciliare tutto questo con la scuola è sicuramente molto impegnativo e richiede sacrifici, ma con l'organizzazione e qualche tazza di caffè dopo allenamento si riesce a fare tutto!".
E la tua famiglia è anche una di quelle che ha aderito al nuovo progetto di Basket Costa, "Un'atleta in Famiglia", come sta andando? "Si tratta di un progetto indubbiamente molto bello anche se impegnativo, ma soprattutto rappresenta un'occasione di crescita e di confronto".
Torniamo al basket giocato: in attacco in Serie A1 è difficile arrivare al ferro come facevi in Serie B e nelle giovanili. Come fare, quindi? "Dall'inizio dell'anno sto lavorando molto sul tiro da fuori, per ampliare le mie possibilità di conclusione. Le conclusioni al ferro a cui ero abituata fino ad ora nelle giovanili, in A1 diventano molto più complicate e non sempre sono efficaci, anche per via della maggiore fisicità delle avversarie".
Vittoria non è certo una che in campo ha paura dei contatti, così come non è spaventata nemmeno dal fissare gli obiettivi per i prossimi mesi: "Mi aspetto un finale di stagione intenso ed emozionante. Con tutti gli scongiuri del caso ovviamente, diciamo che la salvezza con la A1 e lo scudetto con l'Under 18 non sarebbe poi così male, anzi...".
Fonte: Ufficio Stampa
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