SERIE D: IL RITORNO A CASA DI KING ARTU

E’ un gradito ritorno quello di Arturo Fracassa, col cuore sempre rimasto “uno di casa”. Già, perché “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. La citazione musicale era inevitabile date le doti artistiche del soggetto in questione.

“Scegliere di tornare a Costa è stato estremamente naturale, nel momento in cui Bicio me lo ha chiesto. Mi ero allontanato per realizzare un sogno artistico ma sono sempre rimasto in contatto con l’ambiente e con diverse persone che ne fanno parte; poi due dei miei tre figli sono atleti del club. Non ci ho pensato due volte nel momento in cui è capitata l’occasione di tornare; per la struttura, l’organizzazione, la serietà, la competenza e la solarità delle persone che ci lavorano. E’ passato del tempo, ma non trovo cambiato il modo di approcciarsi alla pallacanestro con entusiasmo, solarità, sempre con il sorriso sulle labbra ma con estrema serietà e professionalità. La società é cresciuta sotto tutti i punti di vista e i risultati sono lo specchio di un progetto serio e a lungo termine. Più atleti, più competenze nello staff tecnico, più spazi per fare pallacanestro. E’ evidente come la società sia diventata un punto fermo nella pallacanestro femminile Italiana e come, anche nel maschile, si stia piano piano ritagliando un proprio spazio.”

Sarà alla guida di quella che ora, con la riforma dei campionati, si chiama Divisione Regionale 1 (abbreviata DR1). Difficile capire che tipo di campionato sarà, ma la voglia di mettersi in discussione di Arturo è alta: “I miei obiettivi personali sono: cercare di migliorarmi e formarmi come coach. A Costa avrò la possibilità di confrontarmi con allenatori competenti, con un vissuto importante. Mischiare il mio basket con il loro è sicuramente un momento di crescita. Il secondo obiettivo personale è quello di poter aiutare i ragazzi e le ragazze che allenerò a migliorarsi e aumentare il loro valore in campo. Le partite si vincono e si perdono; la vera vittoria, per quel che mi riguarda, è essere ricordato da un atleta per quello che gli ho insegnato.” 

Per quanto riguarda gli obbiettivi di squadra la questione si fa un po’ più complicata: “Faccio fatica a fissare al momento un obiettivo di squadra; conosco ancora poco i ragazzi ed inoltre la riforma dei campionati ci mette i bastoni tra le ruote. Su 72 squadre 50 scenderanno di categoria. Tantissime. Siamo una squadra giovane, piena di ragazzi con ottime potenzialità, futuribili e soprattutto con gran voglia di allenarsi. Indipendentemente dai risultati credo che l’ obiettivo Costa/Nibionno sia la continua crescita. I risultati arriveranno di conseguenza.”

Anche a lui, come a coach Andreoli, abbiamo chiesto di descriversi in 3 parole sia come persona che come tecnico.

Alla prima risponde “Ingenuo – Diretto – Trasparente”, alla seconda (i ragazzi sono avvisati!!) “3 sono troppe, ne bastano 2: uno scanzonato rompi….”

Bentornato Artu!!